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ISFAHAN

- categoria Città, Evidenza

 

sfahan si è rivelato storicamente uno dei centri principali del commercio e degli itinerari commerciali dell’Iran perché è situato fra il deserto Dasht-e Kavir e il Golfo Persico.
Isfahan è una regione ricca di fiumi malgrado l’aridità dei suoli. Vi si coltivano principalmente le mele ma è possibile trovare altre colture. Quando si visita la provincia, vale la pena fare una piccola sosta sul monte Karkas, la montagna più grande della regione che è alta 3899 metri e presso il fiume Zayande che scorre in questa zona.
A Isfahan si respira un’aria mistica creata dagli edifici, dai ponti incantati e dai grandi viali. È una città di grande bellezza e caratterizzata da alte temperature dalle quali bisogna proteggersi. I giardini ed i bazar così come la gentilezza delle persone possono forse compensare quella sensazione di calore. Isfahan viene anche chiamata “la metà del mondo”. Questo soprannome esprime la grande varietà di monumenti che offre. Possiede infatti 123 moschee, 13 chiese, tempi del fuoco zoroastriani, un bazar con un’asse centrale di 8km., diversi palazzi e ponti tra i più belli al mondo che meriterebbero molto tempo per una visita adeguata.
Per questa ragione l’Unesco ha dichiarato Isfahan Patromonio Mondiale dell’Umanità.


STORIA
La storia di Isfahan può essere paragonata alla sua complessa bellezza. Non si sa di certo quando fu fondata per la prima volta, ma si sà che già nel V secolo a.C. era una città importante perché i monarchi l’avevano scelta per trascorrere le estati più calde. L’attuale aspetto della città è opera del re Safavide scià Abbas (1587-1629) che durante il XVI secolo ordinò la costruzione di palazzi, ponti, moschee, giardini e marciapiedi che trasformarono la città già in quell’epoca in una delle più belle d’Oriente. Gli storici raccontano che era la città più prospera e moderna del mondo (aveva quasi un milione di abitanti). Dopo il regno di scià Abbas I, altri artisti, monarchi, architetti e pensatori-intellettuali lasciarono la loro impronta e contribuirono ad alla sua bellezza.

MUSEI
Museo di Chehel Sotun
Situato nel palazzo di scià Abbas I, la collezione di questo museo mostra ceramiche, monete antiche, oggetti e parecchi corani. Conserva ancora alcuni affreschi che narrano la battaglia di Shah Abbas e i suoi festeggiamenti. Gli affreschi sono ben conservati.

Museo della Storia Naturale
Il museo si trova in un palazzo costruito nel XIV secolo durante il periodo Timuride. La collezione è costituita da molluschi?, pietre, animali imbalsamati ed altri oggetti, la maggior parte dei quali sono provenienti da altri luoghi del paese.

Museo della Cattedrale
La cattedrale ospita un piccolo museo che possiede un’incredibile collezione con più di settecento manoscritti. Inoltre quì si trova quello che viene considerato finora come il libro stampato più vecchio del paese. Il museo espone brevemente la storia armena della città e custodisce un tesoro: un dipinto di Rembrandt.

MOSCHEE
Moschea del Venerdì
Il cortile di questa moschea le cui misure sono 76×65 metri è il più grande che c’è all’interno di un edificio religioso iraniano. La struttura è classica e ben lavorata come le due cupole, una alta quattordici metri è l’atra dieci. Tutte e due furono costruite durante il XV secolo.

Masjd-e Sheikh Lotfollah
È la moschea costruita da Shah Abbas I nel 1602. È un piccolo tempio arredato con una molteplicità di dettagli che lo trasformano in una meraviglia. Per costruirla impiegarono più di vent’anni poiché i mosaici dell’interno sono incomparabili per la loro complessità. In passato questa moschea era conosciuta come “Quella delle donne”, perché in origine un cunicolo collegava la moschea col palazzo di Ali Ghapu, e permetteva alle donne della corte di assistere agli uffici religiosi senza esser osservate. La maggior parte delle piastrelle che arredano l’interno sono rosa, ma hanno tonalità che variano con la luce. Uno degli elementi più attraenti è il pavone disegnato sul suolo che si mostra in tutta la sua bellezza quando la luce del sole non lo illumina direttamente.

Moschea dell´Imam
Fu costruita tra gli anni 1612 e 1618 e diventò presto una tra le moschee dal punto di vista architettonico più interessanti del paese. Questo gioiello è riconosciuto ovunque nel mondo per la raffinatezza e la policromia Safavide dell’edificio. La moschea ha due minareti gemelli, alti 42 metri. I muri sono rivestiti con piastrelle a colori che scintillano con una luce diversa a seconda della luce.
La facciata è considerata una delle più belle del mondo Medio Orientale. Lungo i suoi 33 metri di altezza si può osservare una molteplicità di stili architettonici che influenzarono la costruzione della moschea decorata con piastrelle, ornamenti conici, motivi geometrici ed altri…. è un esempio di meravigliosa armonia che contrasta profondamente con l’interno che è invece pieno di cortili e stanze anch’essi rivestiti con piastrelle a colori e che cambiano tonalità spesso, a seconda della luce solare. Il miglior momento per scattare le vostre fotografie è durante il mattino.

Cattedrale Vank
Costruita nel 1655 questo è uno dei principali templi armeni del paese. L´edificio abbraccia due diverse correnti artistiche: da una parte la struttura di una chiesa armena e dall’altro la pianta tipica di una moschea safavide.

Masjed-e Jame
Poche moschee mostrano l’evoluzione architettonica dell’Iran, ma ecco un esempio illustrativo in questa moschea la cui costruzione si svolse in sette secoli diversi, dal XI al XVIII. Risaltano sopratutto gli elementi di stile Seleucide (1051-1220) e quelli dei periodi mongolo (1220-1380) e safavide.
Su uno dei muri c’è la storia narrata della moschea, ma è necessario sempre un’interprete per poterla decifrare.

LUOGHI D´INTERESSE
Piazza dell´Imam
Dichiarata Patrimonio Culturale Mondiale dall´Unesco nel 1979, questa meravigliosa piazza si inserisce tra le più grandi del mondo grazie alle sue dimensioni: è lunga 510 e larga 165 metri. La piazza venne costruita grazie ad un’accurata pianificazione urbanistica che non è ancora terminata. I monarchi safavidi la usavano come campo da polo e infatti i pali delle porte sono ancora evidenti.

Abbasi Hotel
Forse è questo l’edificio più bello della città, costruito nel XVII secolo. E’costituito da un caravanserraglio restaurato e poi diventato casa da tè e albergo. Uno dei suoi cortili è diventato un’altana che offre una vista interessante della scuola madrase Chahar Bagh.

Alli Qhapu
Questo albergo è davvero di una bellezza indescrivibile con la sua piscina, la sauna e la sala conferenza; un vero lusso.

Palazzo Alli Qhapu
È uno dei migliori esempi dell’architettura Safavide. È alto 48 metri i quali sono divisi in 6 piani diversi. Se pensiamo alla data di costruzione, il XVI secolo, e fissiamo lo sguardo sulle enormi dimensioni attuali del complesso, ci renderemo conto che all’epoca in cui il palazzo fu progettato, questo doveva sembrare un gigante irraggiungibile. All’interno è consigliato visitare ogni piano perché ciascuno è arredato in modo del tutto diverso. Tutti i muri sono rivestiti con affreschi, filigrane di stucco, mosaici e legno lavorato.

Palazzo Hasht Behesht
“Il Palazzo degli Otto Paradisi”. Con questo nome viene conosciuta la costruzione di pianta ottagonale dell’epoca dello scià Soleiman. Questo seducente palazzo fu finito nel 1669 sebbene la costruzione fosse iniziata nel XI secolo. All’interno si mantiene ancora una parte della decorazione originale.

Palazzo Chehel Sotun
Nel 1647 terminò la costruzione di questo palazzo dello scià Abbas II. Con uno stile Safavide molto lavorato, questo edificio ?data dalla fine dell’epoca dei Safavidi. Il nome del palazzo “ Chehel Sotun” vuole dire “ Le Quaranta Colonne”, perché le venti colonne per un effetto ottico mirabile si moltiplicano quando esse si riflettono nell’acqua. Il palazzo è circondato da più 60.000 metri quadrati di giardini dove c’è una vasca e dove le famiglie si riuniscono spesso.

Grande Bazar d´Isfahan
Questo grande bazar è costituito da più di 5 km di vie lungo le quali il mercato percorre la distanza che separa la Piazza dell’Imam dalla Moschea del Venerdì. Vicoli, cortili, caravanserragli, gallerie, fanno parte di un labirinto pieno di vita con piccoli bagni e case da tè, banchi, moschee e giardini che fanno di questo bazar un mercato da sogno. Passeggiare per questo labirinto è la migliore opportunità per lasciarsi avvolgere da questo universo unico e incantevole di sapori, aromi, colori, suoni e conversazioni bisbigliate dalla gente i cui mormorii ci portano lontano verso esperienze irrepetibili. Sia al bazar, sia nella Piazza dell’Imam gli artigiani vendono i propri prodotti, la cui varietà è molto vasta. Isfahan è specializzata in tappeti, miniature, arredi smaltati e tessuti ghalamkar. Questo bazar viene chiamato anche “Bazar Reale” o “Bazar-e Esfahan”. Si dice che il bazar forse esisteva già nel XVI secolo, ma si sa di certo che in questo luogo c’era un mercato 1.300 anni prima e che il bazar si trovava proprio in questo luogo. Ogni vicolo e corridoio è specializzato in un prodotto specifico.

Jolfa
Costruito ai tempi dello scià Abbas I, Jolfa è il porto armeno della città. Il re lo costruì per i cristiani armeni a Jolfa e lo battezzò “Il Nuovo Jolfa”. I credenti si dedicavano principalmente al commercio e si mantenevano lontani dai centri islamici. Con il passare dei secoli, il quartiere si è fuso con la città, ma la maggioranza degli abitanti è sempre cristiana.

Ponte Sio Se-h Pol
Questo è il ponte dei trentatrè archi costruito dallo scià Abbas I nel 1602. Adesso l’immagine di questo impressionante ponte è diventato il simbolo di Isfahan.

Ponte Khaju
Nel 1650 si finì di costruire questo ponte lungo 133 metri e largo 12 metri che nasconde una piccola sorpresa sotto uno dei suoi archi: una caratteristica ed ospitale casa da tè.

Ponte Marnan
Costruito durante il periodo Safavide, questo ponte è diventato durante gli ultimi anni il luogo d’incontro di tutti i pescatori.

Ponte Shahrestan
Situato a circa 3 km dal ponte di Khaju, questo è il secondo ponte più vecchio della città dato che venne costruito nel XII secolo. Questo ponte è diventato pedonale e da qui si possono ammirare panorami meravigliosi.

Ponte Chubi
Costruito dallo Scià Abbas II, è formato da ventuno archi lungo 150 metri. Uno degli archi nasconde una casa da tè.

Il Giardino dei Rosai Dei Martiri
Il Golestan-e Shoahada è il cimitero dei martiri che morirono nella guerra fra l´Iran e l´Iraq. I soldati uccisi vengono ricordati con fotografie che pendono dai muri. Uno dei posti più interessanti da vedere quì è il mausoleo dell´ayatollah Shams Abadi, uno dei dirigenti che venne assassinato dalla polizia segreta dello scià durante la rivoluzione islamica.

Mausoleo d´Abu Abdollah
Conosciuto anche con il nome “Manar Jomban”, cioè “minareto oscillante”, non è l´unico del suo genere, ma il più famoso. Venne fatto nel XIV secolo e ora ospita la tomba di Aba Abdollah.

Atesh Kade-ye Isfahan
Queste sono le rovine di un tempio del fuoco che si trova, approssimativamente, ad un chilometro e mezzo della città.

AEROPORTO
L’aeroporto d’Isfahan è uno dei più importanti del paese, è punto di scalo per vari voli sia interni che internazionali, data la sua posizione centrale rispetto al paese.

STAZIONI DI BUS
I terminali sono molto bene organizzati per ospitare tutte le compagnie di servizi di autobus che operano nella città. Vi raccomandiamo di viaggiare di notte perché di solito ci sono più servizi di bus, fa meno caldo ed i biglietti sono più economici. Se viaggiate con l´autobus, dovete sapere che le compagnie offrono dei servizi verso le seguenti destinazioni: Ahwaz, Bandar-e Abbas, Hamadan, Kashan, Kerman, Kermanshah, Rasht, Sanandaj, Shiraz, Sirjan, Tabriz, Tehran, Yazd e Zahedan.

STAZIONE FERROVIARIA
E’ situata molto vicino all’aeroporto. Tutti i treni che partono da Isfahan passano da Tehran. Da qui si può fare tappa per andare verso altre destinazioni.

MINIBUS
Le stazioni di minibus non hanno affatto niente a che vedere con quelle degli autobus normali poiché i minibus partono da terminali diversi nei quali operano anche compagnie differenti.

Terminale di Zayande Rud
Situato a Ovest, da quì partono i bus verso i piccoli villaggi della provincia, ad esempio Shahr-e Kord.

Terminale di Jey
Da quì partono i minibus verso Na´in, Yazd e Ardestan.

NEI DINTORNI
Kuhe Soffeh
Un piccolo monte situato a Sud è uno dei luoghi di svago più movimentati della città. Ogni venerdì pomeriggio, centinaia di abitanti di Isfahan vengono quì per praticare qualche sport. Tutti sono benvenuti, ma se ci si va accompagnato da un abitante della città è molto più facile chiacchierare e fare nuove amicizie.

Ardestan
Forse è questa la visita più interessante nei dintorni d’Isfahan. Ardestan fu fondata nel periodo dei Parti (190-224 a.C). Quì nacque Khosro Anushirva, il re Sasanide. I punti d’interesse sono: la moschea del X secolo, Majed-e Jame e quella del XI Masjed-e Pamenar. Il minareto costruito nel 1608 è il secondo più antico che esiste ancora in Iran. Vi consiglio una visita anche alla città desertica di Zaware.

Na-In
Situato tra Yazd e Kashan, la sua posizione strategica gli ha conferito una certa importanza. Tra gli edifici risalta la moschea dell’imam, una delle più antiche dell’Islam che venne concepita nel X secolo. La costruzione primitva è ancora visibile sulla decorazione scarsa del minareto che venne ornato semplicemente con un po’ di stucco.

 

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