Il Calendario iraniano
Il Calendario iraniano
L´Iran conta il tempo con tre calendari diversi:
Il primo è il persiano che è un calendario solare di origine zoroastriana e possiede 365 giorni divisi in dodici mesi i cui primi 6 mesi hanno 31 giorni, i 5 seguenti 30 e 28 l´ultimo, tranne quando l´anno è bisestile.
Il secondo calendario è lunare ed è quello che attualmente si trova in vigore in tutti i paesi musulmani: è quello che decide le feste religiose ogni anno. Divide gli anni in dodici mesi, ma ha soltanto 354 giorni, perciò la differenza tra i due calendari non smette di crescere ( attualmente c´è una differenza di 40 anni, sebbene ambedue siano stati iniziati nell´anno dell´Egira). Inoltre c’è anche una differenza nel contare il tempo tra l´Iran e gli altri paesi musulmani poiché in questo primo la luna è visibile un giorno più tardi che nel resto dei paesi che professano questa religione, cioè le feste cominciano anche un giorno dopo.
Il terzo ed ultimo calendario che esiste in Iran è quello gregoriano, lo stesso che esiste in Occidente. In tutta la stampa e le pubblicazioni iraniane appaiono sempre le tre date.
I giorni di festa vengono decisi dal calendario lunare e perciò cambiano tutti gli anni. Le feste nazionali dipendono dal calendario solare persiano e sono date fisse rispetto al calendario gregoriano. Come succede in tutti i paesi musulmani, il giorno di riposo settimanale è il venerdì.
Le feste più celebrate sono: il Ramadan che è il mese del digiuno per il musulmani; Eid Ftr che festeggia la fine del Ramadan, Moharran che è la commemorazione dell´anniversario del martirio del terzo imam, Hussein; il 9 settembre l´anniversario della nascita del Profeta Maometto, 11 febbraio, la vittoria della Rivoluzione Islamica, 21 Marzo (noruz, il primo giorno di primavera è il capodanno iraniano da più di 2500 anni ), di solito ha una durata di due settimane per gli studenti e 5 giorni per le istituzioni pubbliche; la festa dura 13 giorni e l’ultimo giorno si festeggia nella natura e segna la fine delle Feste del Noruz. 1 Aprile, Giorno della Repubblica Islamica e il 4 giugno durante il quale si ricorda l´Anniversario della morte del Imam Komeini nel 1989 e la festa di sciabe Yalda, la notte più lunga dell’ anno (solstizio d’inverno).
Di seguito riportiano in breve la descrizione di altre feste tradizionali in Iran:
Mehregan: viene festeggiato il due di ottobre ed e’ una festa antica che risale al periodo di zoroastro, ci si veste con abiti nuovi e si mandano biglietti di auguri profumati ai propri cari, si canta e si suona. E’ una festa nata per ringraziare i doni della natura: nell’antichità in questo periodo si raccoglievano frutta e verdura…(Festa religiosa solo per gli zoroastriani)
Sciabe Yalda: antica festa Iraniana che risale all’epoca precedente a Zoroastro (la prima religione monoteista al mondo che ha introdotto il concetto del giudizio universale, dal 516 a.c. religione dello stato Persiano fino all’avvento dell’Islam).
Sciabe Yalda è la notte più lunga dell’anno (solstizio d’inverno). In questa occasione, per interrompere il rigore dell’inverno e le lunghe notti, si consuma la frutta e la verdura conservata dal periodo estivo unicamente per questa festa. In particolare viene conservata la frutta di colore rosso, come melograni, angurie, ciliegie ecc., perché portatrice di allegria e gioia.
Fino all’alba si leggono poesie, soprattutto di Hafez, il poeta più amato dagli Iraniani (non esiste famiglia Iraniana che non possieda un libro con le sue opere).
Un altro simbolo di questa festa è l’albero del cipresso. Con il suo colore perennemente verde simboleggia l’arrivo della primavera e con la sua forma a punta indica il cielo e Dio (negli antichi altorilievi e nelle poesie persiane viene spesso scolpito-descritto il cipresso che con il vento si piega, creando “il disegno del bottè”, conosciuto anche come disegno del kashmir). L’albero del cipresso veniva addobbato sulla punta con il sole per simboleggiare il giorno che verrà e la vita che continua ad andare avanti.
Ancora oggi è uno delle feste più sentite dagli Iraniani.
Sadde: festa antica del periodo zoroastriano e viene festeggiata il trenta di gennaio (Festa non religiosa).
Feste dell’anniversario della repubblica Islamica dell’Iran: Questa festa dura più di dieci giorni con varie manifestazioni come il festival del Cinema, Teatro, culturali e sportive, d’arte ect., con il suo apice il 10 febbraio (Festa non religiosa).
Naturalmente vengono rispettate le Festività cristiane e culti pagani.
Capodanno Iraniano: si festeggia fin dai tempi antichi (prima del 559 a.c.); ancora oggi l’anno nuovo iraniano (capodanno = noruz) si festeggia con il primo giorno della natura cioè con l’inizio della primavera (21 marzo),quando si risveglia la natura.
Attualmente i festeggiamenti durano più di 13 giorni e sono molto sentiti dal popolo iraniano.
L’ultimo mercoledì dell’anno vecchio si procede alla pulizia di case e giardini e alla sera si festeggia con accendendo falò e saltando sul fuoco, segno di purificazione, si canta e si chiede di godere di buona salute nell’anno nuovo, lasciando e bruciando i problemi del passato; durante la notte ci si traveste con abiti di solito femminili e si bussa alle porte delle case chiedendo doni (di solito chi bussa conosce il padrone della casa ma non viceversa )…ect.
Il giorno e all’ora esatta in cui cambia l’anno (al momento preciso dell’equinozio di primavera) tutta la famiglia, vestita a nuovo, si ritrova intorno a haftsin, sette cose che iniziano con sin, che fin dall’antichità simboleggiano buoni auspici: il pesce rosso nell’acqua( pesce a colori allegri e vitalità, è sempre in movimento e quindi è simbolo di felicita’ ) mentre l’acqua è simbolo di limpidezza, due uova (simbolo di fertilità) sulle quali si disegnano due personaggi famosi, tipici del teatro classico iraniano: uno il signore benestante l’altro il suo schiavo di colore che con le sue battute prende in giro il suo padrone ( non sempre il padrone è più saggio del suo operaio ), senged (giuggiola) e’ un frutto poco importante, ma sta a simboleggiare che c’è sempre posto per tutti, si preparano le piantine di lenticchie un paio di settimana prima quale simbolo di ricchezza, le candele accese simboleggiano la luce della vita, i soldi perchè non manchino mai, lo specchio simboleggia la sincerità, il pane simboleggia i doni, la mela il frutto proibito mangiato da Adamo e Eva… ect. (Festa non religiosa)
Festa Fetr: ultimo giorno del mese di ramedan (mese durante il quale i musulmani dall’alba fino al tramonto digiunano: dal mangiare, dal bere, fumare, fare l’amore e da tutti i godimenti della vita, per arricchire il carattere, saper decidere e poter dire no; al tramonto si festeggia trovandosi in compagnia e godendo dei doni della vita. E’ considerato importante offrire a chi ha digiunato e si trova per strada da mangiare. Tuttavia è giusto sapere che non tutti sono obbligati a digiunare: chi e’ in viaggio, le donne in gravidanza e allattamento, chi e’ malato….). La festa di Fetr è molto importante, si festeggia e si fanno gli auguri a chi ha rispettato il digiuno, e si fanno doni ai bisognosi. (Festa religiosa)
Festa Ghorban: si festeggia un mese dopo la festa in cui ogni musulmano credente deve andare una volta nella sua vita alla Mecca (obbligatorio solo se si è raggiunto un buon livello di vita): coloro che sono tornati dalla Mecca donano da mangiare ai parenti e vicini e si festeggia. (Festa religiosa)
Festa Mabas: si festeggia la nascita del profeta Maometto. (Festa religiosa)
Festa Ghadir: quando Maometto dichiara suo successore (Emam) Ali ( Il più grande peccato e’- la paura. Il più grande divertimento e’- il lavoro. La più grande sfortuna e’- la delusione. Il più grande coraggio e’- la pazienza. La piu grande cultura e’- l’esperienza. Il piu grande mistero e’- la morte. Il piu grande onore e’- credere. La più grande ricchezza e’- avere figli amorevoli. Il più grande regalo e’- il perdono. Il più grande capitale e’- avere fiducia in se.). (Festa religiosa)
Manifestazione di Tasua Asciura: ricorrenza del lutto di Emam Hosein, terzo profeta sciita, una cerimonia che dura due giorni, ci si veste con abiti scuri e si porta a spalle nakhl, e chi ha fatto voti durante l’anno offrono doni, cibo e bevande a tutti; cerimonia molto sentita dalla popolazione, e interessante da vedere. (Festa religiosa)
Festa Sepandar: Per conoscere al meglio un popolo bisogna per prima conoscere i loro usi e costumi; ma soprattutto per conoscere l’origine delle feste occidentali; di San Valentino e quella della donna.
La popolazione Iraniana dall’ Antichità cercando sempre di rispettare i quattro elementi essenziali nella vita, terra, acqua, fuoco ed aria, festeggia durante l’anno feste dedicate a questi 4 elementi.
Alcuni esempi sono le feste Sciabe Yalda al Chaharshanbesouri e il Nowruz (Capodanno iraniano).
Inoltre la festa per eccellenza dedicata alla Terra è la festività, molto importante, di SEPADAR; durante i giorni 25/26 febbraio dall’antichità (periodo Zaratustra). La terra, è l’elemento più importante che ci circonda e che a suo tempo ricevendo cura e amore ci da la frutta e ci aiuta a crescere, quindi il vivere in questo caso simboleggia l’Amore. Questa simbologia è paragonata alla donna, come la terra così la donna (festeggiata l’8 marzo con la festività occidentale); e all’amore con la festività di San Valentino del 14 febbraio.
Gran parte delle festività delle minoranze religiose (Zoroastriani, Ebrei, Cristiani ) vengono rispettate.