MASHHAD
MASHHAD
Terra dei Martiri, cioè il luogo dove i martiri furono sepolti. Mashad è una delle città più importanti dell´Islam. Mashad è una città grande che ha più di due milioni di abitanti e dove si trova il Santuario dell´Imam Reza, morto nell´anno 817, e ottavo nipote del profeta Maometto.
Quando Imam Reza fu avvelenato, questo insediamento, chiamato inizialmente Sanabad, cominciò a svilupparsi fino a che diventò una tra le città più grandi del paese, sopratutto dopo la costruzione del santuario. Mashad, il luogo più sacro dell´Iran per gli sciiti, ha subito diverse invasioni attraverso la storia. Questa è la seconda città più popolata del paese e la sua popolazione aumentò sopratutto durante il periodo della guerra tra l´Iran e l’Iraq, che si ridusse, ancora una volta, quando la guerra fu finita. Tutta la gente che venne d´altrove lasciò qua la sua impronta particolare, nella cultura, nella città…
A Mashad l´estate, la primavera e l´autunno sono piuttosto dei mesi temperati che ci invitano a passeggiare ed a scoprire questa città affascinante.
Gli Sciiti
Il ramo sciita dell´Islam, presente in Persia dal VIII secolo, si stabilì come religione ufficiale durante il XVI grazie alla monarchia dei Safavidi che, oltre a stabilizzare i governi, creò un clero stabile, gerarchizzato e centralizzato; gli uleme, o dottori, abitavano alla corte mentre i mollah erano responsabili della vita religiosa e del controllo dei culti (che comprendevano anche la vita sociale nei villaggi)
Il clero sciita era direttamente finanziato dai fedeli che pagavano le imposte religiose. Dopo un lungo periodo di governo più o meno aconfessionale durante il XX secolo, gli sciiti riconquistarono il potere fra i secoli XIX e XX, la gerarchia religiosa cambiò profondamente e si definì in un modo più chiaro: hojjat ol-islam” (prova dell´islam), “ayatollah” (segnale di Dio) e ayatollah-ozma (il Grand´ayatollah).
Negli anni sessanta, i grandi conflitti tra coloro che difendevano uno stato più laico e quelli che volevano mantenere un governo religioso, si rincrudirono. Si considera che i morti di quel periodo sono santi, così come si crede che lo erano i primi martiri sciiti, come ad esempio l´imam Hussein che morì tredici secoli fa. Tra gli sciiti musulmani c´è un ramo religioso chiamato “ i duodecimani”, questi sono conosciuti con questo nome perché si smisero di contare gli imam quando raggiunsero il dodicesimo.
Iran è l´unico paese dove la rivoluzione religiosa ha vinto, ma la charia o legge islamica (basata sull´accordo della comunità) viene sempre sottoposta a principi logici islamici.
Sotto questi principi, l´imam può consigliare ed orientare, ma non governa mai. L´Iran è una democrazia eletta per Suffraggio Universale. Questa rivoluzione strana ed unica nel mondo stabilisce che le donne e gli uomini sono uguali nell´articolo numero 20 della Costituzione e non riconosce il diritto dell´uomo a disprezzare la donna.
Norme per la Visita dei Luoghi Santi
I luoghi santi devono essere rispettati per il loro valore spirituale e per evitare qualsiasi malinteso. Ci sono alcune aree in cui le visite sono proibite per i turisti per motivi religiosi (per esempio l´interno del santuario dell´imam Reza). Ci si deve vestire adeguatamene in accordo con le tradizioni. Questo è luogo di pellegrinaggio non solo per Iraniani, che per ogni desiderio fanno un voto alla Imam Reza, ma anche per tanti pellegrini che arrivano dai paesi medio orientali.
CENNI STORICI
L´Imam Reza fu l’ottavo imam sciita ed anche erede del Califfato di Abbsid. Nell´anno 1817, per ordine del Califfo Mamun, gli diedero da mangiare delle uve avvelenate. Mamún stesso lo seppellì nella torre Sanabad a fianco del proprio padre, Harun-ar-Rashid.
Fin da allora i pellegrini sciiti cominciarono ad arrrivare alla città che cominciò a crescere a poco a poco. Nell´anno 944 il santuario fu distrutto da Sunni Sabotkagin, fondatore della dinastia Ghanavid. Anche se i pellegrini continuarono ad arrivare, il santuario non venne ricostruito che nel 1009 dal proprio figlio Mammud.
Il santuario costruito nel X secolo durò poco poiché venne spianato dai Mongoli (1220-1380). A poco a poco Mashad crebbe e diventò più grande della vicina città Tus, fu allora che si ricostruì il santuario nel XIV secolo.
Durante il XV secolo, Timur e la sua sposa Gohar Shad ingrandirono il complesso e costruirono una moschea all’interno. Ma a quell’epoca la città subì un’altra invasione: questa volta gli invasori erano gli uzbechi. Un secolo più tardi, sotto il regno dei Seleucidi, per mano dello Shah Esma´il I, Shah Tahmasb e Shah Abbas I, Mashad diventò uno tra i luoghi di pellegrinaggio più importanti per gli sciiti. Il santuario e la città crebbero e si abbellirono allo stesso tempo. Tra i secoli XVI e XVII gli Uzbechi attaccarono ed invasero la città costantemente, ma rispettando sempre il santuario. Gli Afgani nel 1722 invasero la città, ma il santuario fu risparmiato. Nel XVIII secolo, questo luogo diventò il centro di pellegrinaggio principale per tutti gli sciiti iraniani. Nader Shah portò a termine l’allargamento ed importanti miglioramenti dentro la Sacra Tomba.
Con l´avvento del XIX secolo, la pace non arrivò a Mashad. La città subì continuamente dei cambiamenti al potere. Con l’arrivo di Reza Shah, la situazione cambiò notevolmente e fin da allora la città vive in pace. L´unico fatto che ha alterato la vita di Mashad durante gli ultimi anni è l´arrivo massivo degli esiliati che fuggivano dalla guerra contro l´Iraq.
Verso la metà del 1997, Mashad e molti territori dell ´Afganistan sono stati colpiti da un terremoto che ha devastato la città e la maggior parte dei dintorni. I danni non sembrano nulla in confronto alle vittime di questa tragedia: 1.500 morti. Secondo gli esperti, quest´area è stata fortunata poiché un terremoto di 7.5 gradi della scala Richter avrebbe potuto provocare danni maggiori. La catastrofe non è stata così tragica perché, la regione è poco popolata.
MOSCHEE
Santuario dell´Imam Reza
Dentro le mura del santuario dell´Imam Reza si trova il mausoleo dell´ottavo imam sciita; oltre al monumento ci sono anche tre musei, alcune biblioteche, due moschee, dodici grandi stanze, due tra quali sono ricoperte d´oro, sei scuole coraniche, quattro cortili, una libreria, uffici, un ufficio postale e qualche palazzo amministrativo. Tutto è circondato da un grande muro. Il santuario non è soltanto un grande complesso, ma anche un luogo prospero e ricco. Questa ricchezza e prosperità è stata trasferita ai quartieri confinanti che oggi sono molti puliti e moderni.
Dobbiamo dire che questo luogo non è una usuale destinazione turistica, ma un centro religioso: il principale per gli sciiti oltre ad esser un importantissimo centro di affari. Il complesso è pure un centro di carità, che si occupa dei più svantaggi della città. Perciò da alcuni anni si sta portando a termine una serie di attività per aiutare i più poveri: ad esempio: la biblioteca Malek, ospedali, farmacie, mulini, fabbriche di artigianato, dolci, tessili, tappetti, fabbricazione di siero, pani di frutti e molte altre attività appoggiate da tutti.
Questo complesso è allo stesso tempo un cimitero in cui centinaia di musulmani sono stati sepolti nel corso degli ultimi anni perché, per loro, esser tumulato a fianco di un martire è un grand´onore.
L´unica parte che di solito è proibita alle visite di non-musulmani è il mausoleo, tutti gli altri palazzi e aree si possono visitare (le moschee non sempre). Noi consigliamo di viaggiare lì durante l´epoca del pellegrinaggio ( verso la metà di giugno e fino alla fine di luglio) ed anche durante le festività religiose.
L´entrata è gratuita. Per evitare qualsiasi problema e godere della visita, è conveniente contrattare i servizi di un guida turistica locale o dagli addetti.
Moschea di Gohar Shad
Costruita nel 1419, ha una pianta rettangolare, la terza più grande in Iran. I suoi quattro portici sono così ammirevoli come i due minareti e la cupola. Questo palazzo è visitabile dai non-musulmani. Fu costruita all´interno del santuario dell´Imam Reza per ordine di Timur e di sua moglie Gohar Shad. Questa è una delle donne più ammirate, famose e rispettate della storia dei paesi musulmani grazie al suo amore per l´arte, per questo tipo di archittetura e sopratutto per la forte personalità che aveva. La moschea che lei costruì è proprio la più affascinante del mausoleo dell´imam.
Moschea dei Settantadue Martiri
Sebbene le visite non siano possibili, vale la pena ammirare la facciata del XV secolo di questa moschea chiamata “ Masje-d 72 Tan Shahid”
MAUSOLEI
Mausoleo dell´Imam Reza
Mansur Ghaznavi circondò la struttura del museo con una muraglia per difenderla delle aggressioni. Dopo le numerose invasioni che questo luogo aveva subito, lo shah decise di costruire una muraglia per circondare la città e così proteggere gli abitanti già provati dai continui massacri. Con la costruzione si pretendeva di proteggere anche il santuario, sebbene non fosse mai stato assalito dagli invasori. Questa muraglia era spessa 2 metri e alta sei metri. La struttura attuale data dal 1607 è una tra le più impressionanti dell´Iran. La cupola e i minareti sono ricoperti d´oro mentre i muri della parte inferiore sono rivestiti di piastrelle a colori. Dentro, la tomba è circondata da cancelli di grandi dimensioni anche ricoperti d´oro. La tomba è lunga più di dieci metri.
L´entrata nel mausoleo dell´imam Reza è tassativamente proibita per motivi religiosi e non perché si rifiuti i turisti, ma perché questo posto è sacro. I fedeli realizzano una serie di rituali di purificazione prima di entrare.
Mausoleo di Nader Shah
Nader Quli fu il fondatore della dinastia Afsharide nel XVII secolo. Questo mausoleo è senza dubbio il più pittoresco del paese e fu costruito nel 1959. Questa curiosa costruzione è costruita con blocchi di pietra che s´intrecciano e culmina con sculture in bronzo che rappresentano soldati e un´altra equestre che rappresenta il sovrano
All´interno c´è un piccolo museo dedicato alle armi della dinastia Ashfaride e alla archeologia della provincia di Khorashan. Tutto è dominato da un cannone antico.
Mausoleo di Sheik Mohamad Hakim Mo´Men
Questa costruzione del periodo Seleucide è una piccola meraviglia grazie alla sua cupola verde. Fu costruita nel XVI secolo per ospitare i resti di uno tra gli scienziati islamici più importanti di quell´epoca, un celebre scrittore di opere di medicina, Sheik Mohammed Haki Mo´men.
Bogh’é-yé Khajé Rabi
Situato a quattro km del centro di Mashad, più o meno, questo mausoleo ha pianta rettangolare e venne costruito nel XVI secolo. Interessante è una serie d´iscrizioni fatte dall´artista Alí Reza Rabi, uno tra i calligrafi più importanti e riconosciuti della storia. Dall´inizio della guerra fra l´Iran e l´Iraq, il mausoleo possiede migliaia di lapidi con le foto dei morti che sono il ricordo di quelli che morirono come martiri del conflitto.
MUSEI
Museo Sacro
Aperto a tutti, questo museo “ Muze-ye Moghaddas” viene anche chiamato “Grande Museo”. Nella ricca collezione che ospita all´interno, risalta una delle porte del mausoleo che data XVI secolo e che è decorata con un bassorilievo spettacolare.
Da pochi anni, il museo ospita anche “il Tappeto delle sette Città”. Dicono che per fabbricare questo tappeto ci vollero più di diecimila tessitrici che lavorarono in questo progetto più di quattordici anni. Il tappeto è costruito da più di trentamila nodi. Oltre a questo tesoro il museo espone anche foto storiche della città, del museo e degli attentati del 1994 assieme ai regali che l´imam Khomeini ricevette da ogni angolo del pianeta. Alcuni di questi regali sono pure opere d´arte, come quello inviato da un importante artista iraniano, il Professore Frashchian che gli regalò un dipinto chiamato “ I cinque giorni della Creazione” nel quale si rappresenta l´imam circondato di animali selvaggi, la sua passione più grande.
Museo Centrale
Situato vicino al museo sacro troviamo il “Muze-ye Markazi”, dedicato agli elementi decorativi dell´Islam e alla scrittura lungo la storia.
Museo della Moneta e delle Stampe
Questa è una visita molto intressante per gli amanti della filatelia e delle monete, questa collezione è una delle più importanti nel santuario. Tra le curiosità che vi si possono vedere c´è una stampa che mostra la distruzione di “ L´Ufficio di spionaggio degli Stati Uniti” , cioè l´ambasciata di quella nazione.
Museo Sacro di Reza
Il Muze-ye Ghods-e Razavi espone oggetti di tutti i generi: regali che i pellegrini guariti dopo la visita al santuario lasciarono e perfino una collezione di tappetti della provincia e una mostra di scrittura arabica e farsi molto interessante.
Probabilmente la mostra più curiosa si trova al piano superiore dove c´è una collezione di più di cento Corani scritti a mano su materiali diversi come il legno o la carta.
Alcuni sono scritti in lingua Cuneiforme
LUOGHI D´INTERESSE
Parco Kuhe sanghi
Concepito recentemente, il parco è un posto molto piacevole pieno di fontane e perfetto per i giorni in cui fa molto caldo e ci si vuole riposare un po´ dopo le visite alle moschee e ai musei.
I Bazar di Mashad
Mashad possiede tre grandi mercati. In tutti si possono comprare i prodotti tipici della regione come oggetti di oreficeria, profumi, oro e tappeti,
Lo zafferano è una tra le spezie più pregiate e facili da trovare in questi mercati. Questa spezia è estratta da un pianta chiamata “crocus” che è endemica negli antichi territori persiani. Questa pianta viene utilizzata di solito per condire il cibo, ma anche come pianta medicinale durante i rituali religiosi.
Tra alcune delle leggende riguardanti lo zafferano, ce n´è una che parla di Cleopatra perché si era supposto che lei lo utilizza nei suoi bagni. Fino al XV secolo, quando la Spagna cominciò a coltivare questa pianta, la Persia era l´unica esportatrice della spezia per l´Europa. Ancora oggi è il primo produttore che esporta anche in Spagna e da li arriva in tutto Europa.
Bazar-é Reza
È lungo 800 metri e perciò il più grande della città. I piccoli e grandi negozi sono aperti al mattino e di pomeriggio tutti i giorni tranne i vernerdì.
COMMISARIATO DI POLIZIA
Polizia (commissariato nº1)
Viale Imam Khomeini. Telefono 42 895
Polizia ( Commissariato nº2)
Boulevard Mosalla. Telefono 42 895
AEROPORTI
Uffici della Iran Air
Telefono 52 080/99 955. Aperto dalle 7:30 alle 18:30 tutti i giorni e fino alle 18:30 i venerdì ed i feriali. Questa è la compagnia che collega meglio Mashad con il resto delle destinazioni del paese e anche con alcune destinazioni internazionali come l´Afganistan. Iran Air vola spesso, qualche volta per settimana,verso Ahvaz, Bandar-e Abbas, Isfahan, Kermanshah, Orumiye, Rasht, Sari, Shiraz, Tabriz, Teheran, Yazd e Zahedan.
STAZIONI DI AUTOBUS
Ci sono molte compagnie che operano con autobus e minibus e collegano numerose città iraniane. La maggioranza offre dei viaggi tutti i giorni e sono molto economiche. La stazione è situata a nord della città e ci si può arrivare facilmente con il taxi anche se la stazione è un po´ caotica.
Da qui si può arrivare facilmente a Cialus, Isfahan, Gombad-e Kavus, Gorgan, Neishabur, Tash, Sshrud, Tabas, Taybad, Tehran, Tus, Zabol e Zahedan. A Zarcas si può prendere l´autobus per andare in Turkmenistan.
STAZIONI FERROVIARIE
Telefono 24 681. C´è una distanza approssimativa di 926 km da Tehran. Il treno è una buona alternativa in confronto all´autobus poiché quest´ultimo è meno confortevole e più caro. Gli svantaggi sono diversi perché gli orari cambiano spesso e a volte è difficile trovare il biglietto. Per viaggiare in Turkmenistan è possibile prendere il treno.
FESTE
Anno Nuovo Iraniano
L´Anno Nuovo iraniano comincia verso il 21 Marzo. In questo periodo, la popolazione di Mashad si raddoppia per i milioni di visitatori e pellegrini che arrivano, almeno secondo i rapporti statistici. Tutti vengono a visitare il santuario durante l´epoca del pellegrinaggio che dura dalla metà di giugno alla metà di luglio.
DINTORNI DI MASHAD
Bogh’é-yé Ghadamagh
Situata sulla strada che unisce Mashad e Neishabur, questa è una delle fermate preferite per i pellegrini che ogni anno vanno al Santuario dell´Imam Riza. È una tomba costruita nel XVII secolo in mezzo ai bei giardini della città di Ghadamagh, “Il posto dei Piedi”. Il suo nome proviene dalla credenza popolare che dice che le orme che ci sono sulla fontana situata all´interno del mausoleo furono lasciate dall´Imam Reza.
Vakil Abad
Sulla stessa strada possiamo visitare questo bel parco che è un piccolo angolo per godere della natura e dell´aria pura. Ci si può arrivare con il trasporto pubblico o con il taxi.
Torghabe
Se prediamo l´autobus 18 nel centro di Mashad, possiamo arrivare ad uno dei paesini più belli e pittoreschi della zona, Torghabe. Vale la pena venire qui solo per godere dell´artigianato. Il paesino è molto conosciuto grazie ai suoi tappeti.
Tus
Vicino a Mashad c´è questa piccola città, molto famosa perché qui nacque nell´anno 933 l´autore del “Shahnameh”, Ferdousi. Gli amanti della poesia hanno un´appuntamento obbligatorio a questo mausoleo dedicato al poeta, una specie di zigurat. Sulle sue pietre si possono leggere i poemi dell´autore.
Haim Abulghasim Ferdousi viene considerato il primo scrittore epico in lingua persiana (poemi narrativi). Per finire le quasi cinquantamila strofe della sua opera ci vollero più di trent´anni.
Fu costruito nel 1933 in occasione della commemorazione del millenario della sua nascita.
Il mausoleo fu purtoppo abbattuto e ricostruito nel 1934. Durante la rivoluzione islamica venne assalito ancora una volta perché egli era considerato un anti-islamista. Ferdousi non solo dovette sopportare i commenti e le critiche durante la sua vita, ma anche mille anni più tardi. Oggi viene considerato uno fra i più grandi scrittori in lingua Farsi, poiché non solo contribuì ad arricchire la lingua, ma anche perché nelle sue opere c´è un legame storico della Persia che oltre a descrivere il popolo, parla dei suoi costumi e tradizioni. Il miglior momento per osservare questo monumento, uno tra i più belli della città, è al tramonto.
Tus, in passato chiamata Ferdowsi, fu attaccata nel 1389 e poi abbandonata nel XV secolo. La città mantiene ancora l´incantesimo che aveva all´epoca del poeta. L’unico ricordo che rimane della città, vecchia capitale della regione, è un´altro mausoleo che si trova a 1 km della tomba di Ferdousi. Questa è la Gombad-e Haruniyev, anche conosciuta come Bogh e-ye Hordoiek, fu costruita nel XIV secolo e la tradizione popolare racconta che si tratta della tomba di Harun-al-Rashid. Invece, è possibile che questo personaggio sia sepolto al santuario dell´imam Reza. Si è parlato e speculato molto sulle origini di questo santuario e si crede che in questo posto si trovi la tomba di un altro poeta oppure un edicifio religioso di culto sconosciuto o perfino la prigione del presunto assassino dell´imam Reza. Per arrivarci si può prendere il taxi o un autobus pubblico a Mashad. Partenze dalla Piazza di Shoahada ogni 20 o 30 minuti tutti i giorni.